05 agosto 2007

Un prete osa contestare il teologo Ratzinger

 

Papa Ratzinger, nel suo libro "Gesù di Nazaret", a pagina 57, scrive: “Veniamo alla seconda tentazione di Gesù...Anzitutto c’è qualcosa di strano. Per attirare Gesù nella sua trappola il diavolo cita la Sacra Scrittura. Cita il Salmo 91, 11, che parla della protezione che Dio garantisce all’uomo fedele...L’intero colloquio della seconda tentazione si configura come un dibattito tra due esperti della Scrittura: il diavolo vi appare come teologo...Così l’interrogativo circa la struttura del curioso dialogo...”

 

Intelligente il colto Papa, ma come accade di sovente a persone intelligenti, anche ingenuo. Nell’episodio, infatti, non c’è nulla di strano, né di curioso, se si tiene presente che non è il diavolo in persona a citare la Sacra Scrittura, ma Gesù stesso. Gesù è il teologo, l’esperto della Scrittura. Il dibattito è interiore; avviene nella mente di Gesù. Ha la tentazione (suscitata, secondo l’evangelista, dal diavolo) di mettere alla prova il Padre; ma si ravvede immediatamente: «Non tenterai il Signore Dio tuo». E’ strano piuttosto che il Pontefice trovi credibile un diavolo (una sorta di demoniaca incarnazione?) che non solo recita le Scritture, ma che, prelevato tranquillamente il Signore dal deserto, lo faccia levitare sulla guglia del Tempio in Gerusalemme; e poi se lo porti su un monte altissimo per mostrargli tutti i regni del mondo...Ma insomma!

Interviene Boris Longojev:

 

Per quanto ne so, i demoni vennero importati nella cultura ebraica durante la deportazione in Assiria e Babilonia dalle credenze di quei popoli..

Prima, ogni cosa, che con le conoscenze possedute non riuscivano a spiegarsi, veniva attribuita a Dio.

Per cui la malattia, la morte, la guerra, ogni iattura era inspiegabilmente voluta e mandata da Dio.

Quando durante la deportazione appresero che oltre Dio, vi erano creature angeliche, di vari, di molti gradi, e creature diaboliche, satanassi, demoni, luciferi, gli ebrei non persero tempo a imbrigliarle nella loro teologia: finalmente non dovevano dare più la colpa a Dio, ma la potevano scaricare ai demoni.

I cristiani e poi i cattolici, eredi del sacro patrimonio culturale della bibbia, non riuscirono a leggere queste presenze fiabesche come strumenti per appianare taluni misteri che non riuscivano ancora a spiegarsi. Ad esempio, l'epilessia era l'incorporazione del diavolo in una persona...

Questa lettura si è protratta oltre i tempi necessari. Quando la scienza ha trovato la spiegazione di certi mali, non occorrerà ancora riferirsi ai diavoli per star sicuri nei nostri panni.

Purtroppo molti cristiani, e i cattolici in particolar modo, con a capo il papa, si accaniscono a difendere questa FEDE del diavolo, come, senza di questa, non si possano assumere le proprie responsabilità personali e sociali... e non si possa entrare nel Regno di Dio.

 

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