07 agosto 2007

Possedere una vocazione.

 

Guai a noi quando ci imbattiamo in un qualcuno che si è inventata una vocazione, senza possedere le proporzionate attitudini.

 

Quella donnetta s’è inventata la vocazione di madre superiora… ma povere le monache che incapperanno sotto il suo scettro…

Quell’altra s’è sognata di possedere la vocazione di crocerossina… ma non sopporta la vista di una goccia di sangue….

Quella pasticciona ha fantasticato di possedere la vocazione di dolciera… ma attenta alla salute degli altri con i suoi pastrocchi…

Quella nata-stanca è convinta di avere la vocazione di massaia… La ritroviamo sempre alla finestra!

Quel tapino s’è immaginato di possedere la vocazione di Don Chisciotte… ma lo ritroviamo sempre atterrato, caduto giù dal suo ronzino…

Quella buona madre di famiglia s’è convinta di essere una brava parsimoniosa economa: deve però fare shopping almeno quattro ore al giorno…

Quell’altro si ritrova di possedere la vocazione di commerciante, ma andrà presto alla malora…

Quel tizio s’è ritrovato di possedere la vocazione di poeta… Ahinoi!

Quest’altro s’è illuso di possedere la vocazione di maratoneta… Arriverà primo o secondo, a partire dagli ultimi…

Quel gironzolane s’è immaginato di possedere la vocazione di esploratore… Si perderà ai giardini pubblici.

Caio ha creduto di possedere la vocazione di sagrestano… ma non riesce ad accendere una candela.

Sempronio invece s’è inventata la vocazione di rapinatore… Andrà. Ma come gli tremano le gambe…!

Un altro ancora è certo di possedere la vocazione di persona pratica, con i piedi a terra… ma ha sempre la testa tra le nuvole…

Quel cretino è sicuro di possedere la vocazione di mafioso… ma presto sarà spento dalla famiglia rivale …

 

 Cos’è mai una vocazione?

 

Boris Longojev

 

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