12 luglio 2007

Amato sogna la storia!

"Nessun Dio autorizza un uomo a picchiare la donna. E' una tradizione siculo-pakistana che vuol far credere il contrario". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Amato, al convegno su Islam e integrazione. Amato ha ricordato come solo fino agli anni '70 si trovavano in Sicilia costumi e tradizioni non molto distanti da quelle importate oggi in Italia da alcuni musulmani. Non imputiamo a Dio, ha detto il ministro, ciò che è da imputare agli uomini, cioè gli atteggiamenti patriarcali e maschilisti. E dopo le polemiche seguite alle sue affermazioni, ha spiegato: da siciliano ho parlato di una Sicilia che non esiste più. <da Televideo della RAI>ato co

 

Giuliano Amato non è siciliano, come egli si attribuisce per dare valore alle sue ben meschine giustificazioni: Lui sogna e racconta le sue traveggole come fatti storici: io sono siciliano, ho 80 anni, e non ho mai assistito o sentito dire di uomini che picchiano senza motivo le loro donne.

Quando l’avventato Ministro parla del ’70, forse si riferisce al 1070, ma non sono proprio sicuro che a quell’epoca i maschi siculo-pakistani picchiavano gratuitamente le donne.

Sarà forse un ammiratore di Papa Ratzinger, che spara a zero le sue sfrottole… Tanto gli islamici non intendono bene l’italiano (o il tedesco), così loro pensano di poter inventarsi fatti storici con la loro immaginosa fantasia.

 

La parola una volta era d’argento, ora è divenuta di piombo, mentre il silenzio resiste, resta ancora d’oro.

Certuni farebbero bene a non aprire la bocca: solo così possono evitare di offendere la gente.

 

Non possiamo dimenticare che Amato è stato quell’uomo di governo che ha soppresso la scala mobile del salario degli operai, proprio in un 31 luglio, alla vigilia della chiusura delle camere e nel periodo in cui gli ingenui lavoratori erano distratti dal correre verso le ferie

 

Boris Longojev

 

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